Caro Diario… perché vergogna?

Caro Diario… perché vergogna?

vergogna
Caro Diario… vergogna?

22 novembre 2018

E di trista vergogna si dipinse (Dante)

“Profondo e amaro turbamento interiore che ci assale quando ci rendiamo conto di aver agito o parlato in maniera riprovevole o disonorevole: sentire, avere, provare vergogna di qualche cosa; ho vergogna di mio padre; anche con riferimento alle manifestazioni esteriori, spec. il rossore, causate da tale turbamento: arrossire di vergogna.”

Caro Diario, “vergogna” è una parola di cui a mio avviso si abusa e che, ahimè, sento da sempre mascherata da insulto.

Ma davvero dobbiamo passare la vita a vergognarci di qualcosa?

Da piccoli, quando combinavamo qualcosa che andava oltre il naso degli adulti ma che per noi era un atto smaliziato e innocente, ci sentivamo dire che avremmo dovuto vergognarci del nostro comportamento. Io sono cresciuta con i sensi di colpa per aver fatto cose che neanche pensavo fossero sbagliate, nessuno me le aveva insegnate e nessuno me ne aveva mai parlato. Svergognata era l’insulto più brutto che si potesse ricevere. Questi sensi di colpa mi hanno incatenata a freni inibitori che mi porto appresso ancora oggi. Sono molto educata, questo è vero, ma per certi aspetti sono una gran tonta!

Per le “ragazze” della mia età, arrivava ad un certo punto il momento di fidanzarsi, come quasi unica ambizione. Per rispetto al futuro marito, e soprattutto ai suoceri, bisognava comportarsi in modo che non si vergognassero di noi. Questo mi ha portato a convincermi, per molto tempo, che per portare rispetto agli altri, alle persone che ami e che ti vogliono bene, devi rinunciare ad essere te stessa e non fare quello che vorresti. Perché in caso contrario se ne sarebbero molto dispiaciuti e io mi sarei sentita in colpa.

Dopo qualche anno ci si sposa e arrivano i figli che, cresciuti troppo in fretta, ti dicono che ti devi vergognare perché non hai più l’età per certe cose… allora mi chiedo: ma quand’è esattamente l’età? E’ passata e neanche me ne sono accorta perché sicuramente stavo facendo qualcosa di buono… per gli altri sicuramente!

Caro Diario, oggi ho fatto una riflessione: sono arrivata finalmente al punto di vergognarmi di aver provato sempre tanta vergogna! Ora mi vergogno profondamente per non essere stata me stessa in tantissime occasioni, per non aver dato ascolto ai miei sogni, per non aver esaudito i miei desideri anche quando ero assolutamente convinta che non ci fosse niente di male. Mi vergogno per non essermi domandata prima e per non aver gridato MA DI CHE CAXXO MI DEVO VERGOGNARE?

Mi hanno insegnato che i cattivi sono gli spacciatori, i magnaccia, chi maltratta i più deboli, chi non ha rispetto per cose e persone ed io finora credo di essere stata una buona figlia, una buona madre e tutto quel che sta nel mezzo.

Caro Diario, è arrivato il momento di prendere e pretendere la mia vita, di essere finalmente me stessa senza sensi di colpa… perché, altrimenti, quando?

 

Maria Grazia Cichetti

 

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