Non vedo l’ora che…

Non vedo l’ora che…

Non vedo l'ora che...
Non vedo l’ora che…

18 settembre 2018

Caro Diario,

sono le 3,50 e dopo essermi girata e rigirata nel letto, per non infastidire mio marito mi sono trasferita nella stanza accanto. Ma non riesco a riaddormentarmi.

Come sempre, quando soffro di insonnia tendo a riflettere per passare il tempo…

Ogni età ha i suoi “non vedo l’ora che”. Ma più si cresce, più si accorciano i tempi sperati. Così, se da giovane non vedevo l’ora di diventare maggiorenne, di prendere la patente, di diplomarmi, di sposarmi, che nascesse il primo figlio poi la seconda figlia poi il terzo figlio, ora il mio “non vedo l’ora che…” riguarda le brevi scadenze, con qualche importante eccezione.

Quindi, oltre al “non vedo l’ora di abbracciarti” senza un tempo definito, penso al premio letterario che riceverò domenica, all’evento a cui parteciperò martedì, all’amico che vedrò la prossima settimana e non vedo l’ora che faccia giorno per potermi muovere in casa senza essere presa per scema o destare preoccupazioni.

 

In questa sezione troverete tutte le pagine del mio diario, man mano che verranno pubblicate: http://diariodiunastrega.altervista.org/category/caro-diario/